domenica 13 febbraio 2022

Un canale mai fatto

 

Ricordi belluschesi 13 ter

Un canale mai fatto

Visto un certo interesse intorno alle questioni storiche del nostro territorio vi presento un’altra “chicca” sempre legata alla questione dell’acqua nell’area nord milanese.

Vi ho detto dell’importanza della regolamentazione dell’acqua per l’agricoltura, in realtà la funzione principale del Naviglio della Martesana era quella viabilistica, lungo il Naviglio della Martesana e poi quello di Paderno viaggiavano le merci dal contado alla città, arrivavano a Milano le produzioni agricole della Brianza, compreso una discreta produzione di vino. Mi hanno raccontato poco fa che esisteva un prelibato “Passito dell’Adda” o “Passito di Trezzo”. Il Naviglio della Martesana è stato scavato nella seconda metà del ‘400, anche quello di Paderno ha avuto diverse fasi e diversi progetti a partire dal XVI secolo ma fu terminato solo sotto Maria Teresa d’Austria nel 1777. La strada alzaia del Naviglio di Paderno che anche oggi possiamo percorrere lungo la sponda destra era utilizzata per trainare contro corrente le imbarcazioni a risalire la corrente.

Le strade erano senza un vero fondo resistente e spesso diventavano pantani per cui il trasporto più usato era quello via d’acqua.

La situazione cambia notevolmente quando, da una parte si migliora il fondo stradale, dall’atra le centrali idroelettriche che si posizionano lungo il Naviglio di Paderno non rendono più possibile la navigazione in modo agevole. La centrale Bertini di Paderno è del 1895 mentre la Esterle di Cornate è del 1914. Per guadagnare invece una quota di terreni della pianura asciutta ad una agricoltura più produttiva viene realizzato nel 1890 il Canale Villoresi che non ha avuto un ruolo significativo per i trasporti, non interessando neanche il centro cittadino.

In questa situazione è stato proposto nel 1914 un nuovo canale navigabile da Lecco a Milano, passando Sesto, Monza e Vimercate. Il canale sarebbe stato scavato in galleria da Paderno d’Adda fino ad Aicurzio e poi a cielo aperto era previsto un porto a Vimercate, Monza e Sesto. Allego la planimetria generale della proposta degli ingegneri Beretta-Maiocchi e pubblicato sul “Monitore Tecnico” nel !918.

Come è evidente l’opera non è stata realizzata e chissà come sarebbe cambiata la situazione dei nostri territori, Bellusco ne era un po’ tagliata fuori al contrario invece della viabilità stradale Monza-Trezzo-Bergamo che ne hanno invece favorito lo sviluppo in quegli anni.








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