Ricordi belluschesi 13 ter
Un canale mai fatto
Visto un certo interesse intorno alle questioni storiche del
nostro territorio vi presento un’altra “chicca” sempre legata alla questione
dell’acqua nell’area nord milanese.
Vi ho detto dell’importanza della regolamentazione
dell’acqua per l’agricoltura, in realtà la funzione principale del Naviglio
della Martesana era quella viabilistica, lungo il Naviglio della Martesana e
poi quello di Paderno viaggiavano le merci dal contado alla città, arrivavano a
Milano le produzioni agricole della Brianza, compreso una discreta produzione
di vino. Mi hanno raccontato poco fa che esisteva un prelibato “Passito
dell’Adda” o “Passito di Trezzo”. Il Naviglio della Martesana è stato scavato
nella seconda metà del ‘400, anche quello di Paderno ha avuto diverse fasi e
diversi progetti a partire dal XVI secolo ma fu terminato solo sotto Maria
Teresa d’Austria nel 1777. La strada alzaia del Naviglio di Paderno che anche
oggi possiamo percorrere lungo la sponda destra era utilizzata per trainare
contro corrente le imbarcazioni a risalire la corrente.
Le strade erano senza un vero fondo resistente e spesso
diventavano pantani per cui il trasporto più usato era quello via d’acqua.
La situazione cambia notevolmente quando, da una parte si
migliora il fondo stradale, dall’atra le centrali idroelettriche che si
posizionano lungo il Naviglio di Paderno non rendono più possibile la
navigazione in modo agevole. La centrale Bertini di Paderno è del 1895 mentre
la Esterle di Cornate è del 1914. Per guadagnare invece una quota di terreni della
pianura asciutta ad una agricoltura più produttiva viene realizzato nel 1890 il
Canale Villoresi che non ha avuto un ruolo significativo per i trasporti, non
interessando neanche il centro cittadino.
In questa situazione è stato proposto nel 1914 un nuovo
canale navigabile da Lecco a Milano, passando Sesto, Monza e Vimercate. Il
canale sarebbe stato scavato in galleria da Paderno d’Adda fino ad Aicurzio e
poi a cielo aperto era previsto un porto a Vimercate, Monza e Sesto. Allego la
planimetria generale della proposta degli ingegneri Beretta-Maiocchi e
pubblicato sul “Monitore Tecnico” nel !918.
Come è evidente l’opera non è stata realizzata e chissà come
sarebbe cambiata la situazione dei nostri territori, Bellusco ne era un po’
tagliata fuori al contrario invece della viabilità stradale
Monza-Trezzo-Bergamo che ne hanno invece favorito lo sviluppo in quegli anni.
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